La notte è trascorsa serena nonostante il temporale notturno. Oramai negli albergue delle ultime tappe del cammino per la stanchezza tutti dormono profondamente e nessuno più si lamenta per eventuali rumori. Ho conosciuto Pepe ed Eloy due pellegrini da Valencia e John dall'Irlanda. Ho cenato con loro ma al mattino ognuno parte da solo con il proprio passo.
Inizia l'ultima settimana del mio cammino e mi aspettano una serie di tappe piuttosto lunghe se voglio arrivare a Santiago prima del volo di ritorno già prenotato per sabato prossimo.
Sono nella "Terra Chà" ossia in un ampia regione caratterizzata da un altopiano di pascoli intervallati da continui saliscendi in cui i paesi che si incontrano sono piccoli borghi dediti soprattutto all'agricoltura e all'allevamento.
Alle prime luci del giorno da Gontán salgo ad Abadin incrociando la carretera N-634. Decido di percorrerla fino a Vilalba evitando tutte le deviazioni che il cammino presenta a destra e a sinistra della carretera.
Il primo borgo che incontro è Candia con la sua bella chiesa dedicata a San Pietro.
Il piccolo caratteristico cimitero di Candia.
Il cammino continua ad incrociare l'autostrada cantabrica.
Nei pressi del borgo di Castromaior sempre sulla carretera N-634.
Il cimitero neogotico di Goiriz.
La chiesa di Santiago di Goiriz. Oramai sono nei pressi della periferia di Vilalba.
Entrando nella zona industriale di Vilalba transito di fronte al nuovo albergue di Vilalba.
Vilalba è una viva cittadina moderna ricca di servizi ed è considerata la capitale della "Terra Cha" (terra piana).
Il monumento più interessante di Vilalba è la Torre quattrocentesca di Los Andrade ora trasformata in un parador.
Dopo essermi adeguatamente ristorato riprendo il mio cammino uscendo dal centro abitato di Vilalba. Il cammino attraversa un parco molto ben tenuto dove campeggia un mulino ad acqua.
Il Rio Magdalena.
Il cammino ritorna a salire permettendomi così una bella veduta sulla cittadina di Vilalba alle mie spalle.
Continuo a camminare immerso nel verde, su sentieri e carrarecce ombreggiati (la giornata si è fatta calda), incontrando qualche vecchia casa rurale.
Un vecchio pozzo.
Attraverso per l'ennesima volta l'autostrada cantabrica.
Ritrovo nuovamente la carretera N-634 e arrivo al borgo di Alba con il suo cimitero in stile neogotico e la chiesa dedicata a San Xoán.
La chiesa di San Xoán di Alba.
Da Alba continuo a camminare a volte sulla carretera poco trafficata, a volte seguendo sentieri e strade di campagna. Il cammino fino a Baamonde fiancheggia l'autostrada e non si allontana mai di molto dalla carretera nacional.
Eccomi nei pressi di Baamonde: gli ultimi km ho preferito percorrerli restando sulla carretera N-634. Si passa sotto l'autovia del Nordeste A-6 e si entra in paese.
Il grande albergue (94 posti) del piccolo borgo di Baamonde è sulla strada principale. Molto bello e molto accogliente.
Qui sotto l'antica chiesa di Santiago in stile romanico di Baamonde (sec. XVIII)
Nella piazzetta antistante la chiesa tre croci di pietra del sec. XVIII ricordano il calvario.
Un secolare castagno (si dice di 700 anni) domina il prato vicino alla chiesa. Qualche anno fa sembrava che l'albero stesse per seccare. Un artista locale scolpì una effige mariana in un incavo dell'albero e il castagno miracolosamente si riprese.
Eccomi a cena con Pepe e Eloy di Valencia. Aver condiviso con loro soprattutto le serate degli ultimi giorni del cammino è stato uno dei più doni dell'esperienza pellegrina.
Al termine del giorno i km percorsi sono 38, per un dislivello di m. 533.
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