Presso l'hostal "Sol" di Villaviciosa ho potuto riposare bene. Anche la tendinite sembra essersi riassorbita grazie agli antinfiammatori che gentilmente mi sono stati offerti da una pellegrina australiana e un po' di pomata Voltaren. Alche le condizioni atmosferiche sembrano volgere al meglio per un pellegrino: sole e temperatura mite. Posso riprendere il mio cammino pienamente rinfrancato pensando che oggi mi aspettano due salite impegnative per superare due montagnole prima di scendere a Gijon.
Uscito dall'hostal percorro Calle del Sol e Calle de la Carmen passando davanti alla bella chiesa in stile romanico di Santa Maria de la Oliva .
Appena fuori di Villaviciosa attraverso il sobborgo di Amandi dove incontro l'antica chiesa romanica di San Juan Evangelista (sec. XIII). Per la sua bellezza e armonia è stata dichiarata monumento nazionale nel 1931.
Cammino lungo comode strade non trafficate. Mi precede un pellegrino belga che ho conosciuto all'albergue di La Isla. Incrocio la cappella rurale di San Juan...
… con la caratteristica fonte collocata in una delle pareti.
La facciata della cappella di S. Juan.
Poco oltre la cappella ecco l'antico ponte in pietra di San Juan.
Evidenti segni mi mandano a destra verso la stretta e tranquilla VV-10. Bisogna però fare attenzione a distinguerli dai segni del cammino di Covadonga.
Poco oltre attraverso un piccolo borgo di case chiamato "Casquita" con una semplice cappella dedicata a San Biagio. Questo borgo di poca importanza, passaggio obbligato per tutti i pellegrini, in realtà rappresenta la biforcazione dove bisogna decidere se continuare verso Santiago in direzione di Gijon per il cammino della Costa oppure verso Oviedo per il cammino Primitivo.
Un mojon indica a sinistra l'inizio del cammino Primitivo e a destra la continuazione del cammino della Costa.
Dopo 500 m. dalla biforcazione seguo l'indicazione di un mojon che mi manda a sinistra facendomi entrare in una zona boschiva e poi nei pressi dell'autostrada cantabrica. Si tratta del cammino ufficiale ma così facendo però allungo il mio cammino di 3 km che avrei potuto risparmiarmi restando sulla carretera.
In località Nievares ritrovo la carretera che mi avrebbe risparmiato almeno un'ora di cammino. Da qui inizia la salita, parte in sentiero e parte su asfalto, verso l'Alto de la Cruz che qualcuno ha definito anche il "Cebreiro Asturiano". Sono 350 m. di dislivello per una lunghezza di 2 km.
Raggiunto l'Alto de la Cruz la nebbia mi avvolge e mi preclude ogni panorama. Un grande cartello indica che mi trovo nella zona del monte Cordal de Peon, modesto promontorio asturiano popolato da una fitta vegetazione di pini ed eucalipti.
Dall'Alto de La Cruz inizio a scendere...
… verso la verdissima Valle di Peon. Lungo la discesa noto degli alberi carichi di ciliegie mature e ne approfitto per fare merenda.
La Valle del Peon.
Scendo fino in prossimità della chiesa del borgo di Peon nella speranza di trovare un bar… Lo trovo ma purtroppo oggi è giorno di chiusura.
All'altezza di un grosso tronco secco di castagno imbocco sulla destra una stradina sterrata per iniziare la salita all'Alto del Curbiello (km. 2,5).
Si sale decisamente per stradine e sentieri, a tratti avvolti da un bosco di eucalipti a tratti con dei bei panorami sulla valle.
Dall'Alto del Curbiello ritrovo la carrettera che sale da Peon e in lontananza si vedono Gijon e l'oceano.
Dall'Alto del Curbiello inizio una lunga discesa, prima sulla carretera di asfalto, poi prendendo a destra su strade sterrate tra rigogliosi boschi. Ritrovo la carretera N. 623 nei pressi del camping municipale di Deva dove si trova un alloggiamento per pellegrini.
Il mio obiettivo è passare la notte al centro di Gijon. Dal camping però mancano ancora 8 km per arrivarci. Le frecce gialle del cammino anche se non numerose sono chiare. Portano ad attraversare una zona residenziale nella quale si trovano numerose facoltà universitarie e in particolare il complesso dell'Universidad laboral visibile da lontano per le dimensioni e soprattutto per la sua imponente torre.
Entro a Gijon e per raggiungere l'Hostal "Campoamor" dove ho prenotato per la notte percorro tutta la lunga Avenida de la Costa fino al civico 8.
Il centro storico di Gijon, il lungo litorale e in modo particolare le vie attorno a Cimadevilla, il promontorio roccioso che divide la parte residenziale da quella portuale, sono una vera attrattiva turistica.
La lunghissima spiaggia turistica di Gijon.
La chiesa di San Pietro Apostolo.
La zona portuale di Gijon.
La sera in Plaza Major tutta Gijon è in festa per il ritorno della squadra cittadina nella massima serie del campionato di football spagnolo.
Al termine della tappa odierna i km percorsi sono 30, per un dislivello complessivo di m. 809.
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