sabato 13 giugno 2015

19° tappa: TAPIA DE CASARIEGO - RIBADEO - LOURENZA (km. 40)

L'albergue municipal di Tapia de Casariego non è il massimo per la pulizia. Comunque ho riposato bene. La maggior parte dei pellegrini erano tedeschi e nessuno si è lamentato con me per eventuali disturbi notturni. L'aurora che si specchia sulla baia è qualcosa di eccezionale. Mi concedo un po' di tempo per contemplare il sole che sorge.
La tappa odierna prevede gli ultimi chilometri nelle Asturie e l'ingresso in Galizia. Si abbandona definitivamente la costa e il riferimento del mare. Il paesaggio cambia e ritornano le salite in paesaggi collinari e solitari, incontrando minuscoli borghi spopolati.


Ecco l'albergue municipal di Tapia.

Il centro di Tapia è ancora inanimato al mio passaggio. Riesco però a trovare una caffetteria aperta per fare colazione.
La praya de Aguilero.
Il cammino coincide con la "senda costiera E9", un percorso che si svolge quanto possibile lungo la costa e tocca tutte le spiagge esistenti in questo tratto in direzione di Ribadeo.


Un cartello stradale davvero originale.
Cammino sempre non lontano dal mare evitando di andare verso l'interno e incrociando piccoli borghi con stalle e animali.


L'ermita nei pressi della praya de Peñarronda.
La bella spiaggia di Peñarronda.

Il comodo percorso che aggira la spiaggia di Peñarronda.






La foce del Ria de Ribadeo.

In prossimità di Ribadeo con il "puente de Los Santos"

Il faro di Ribadeo.
Il passaggio pedonale sul lungo ponte (m. 600) di "Los Santos".
La foce del Ria de Ribadeo dal ponte Los Santos.
Attraversato il ponte sono in Galizia, l'ultima regione del mio cammino.

Attraverso la città di Ribadeo senza sostare se non per acquistare qualcosa da mangiare. Da qui il cammino inizia a salire e mi attendono ancora diversi chilometri.
Un paio di piccole chiesa del centro di Ribadeo.

Appena fuori Ribadeo trovo il primo mojon della Galizia.
Il cammino inizia a salire dolcemente e lascio alle mie spalle Ribadeo, la sua ria e definitivamente anche il mare.

Ecco il paesaggio galiziano: verdi colline, pascoli e animali, stalle e piccoli borghi.
Vilela non è un vero e proprio un paese ma un insieme di case sparse nella campagna.
Oltrepassata Vilela, in corrispondenza di un bivio, mi fermo nelle prossimità di un bar per pranzare. Poco dopo arrivano due pellegrine spagnole e un pellegrino friulano in bicicletta. Li ritroverò tutti la sera all'albergue di Lourenza.
Il cammino poi prosegue per dolci saliscendi fino ai borghi di Cubelas e Os Bestilleiros.


La borgata di Cubelas
Il piccolo borgo di Os Bestilleiros.
La chiesa di Os Bestilleiros.
Dalle case di Os Bestilleiros il cammino inizia ad inerpicarsi e si guadagna rapidamente in altitudine.


La salita finisce scollinando a quota m. 360. Da qui inizio a scendere nel versante opposto nella verdissima valle della municipalità di Barreiros.


Dopo essere entrato nella municipalità di Barreiros scendo verso Vilamartin Pequeno e da qui, dopo aver incrociato un rio, risalgo a Vilamartin Grande che sta dalla parte opposta della vallata. Da qui continuo in direzione di Gondan, poche case e un albergue. Peccato che non ci si nessun tipo di servizio nei pressi dell'albergue.
Da Gondan a San Xusto non c'è una grande distanza. Trovo un altro albergue questa volta vicino ad un bar ristorante.
Il paese di San Xusto. 
Un tipico horreo posto in alto per poter essere ben ventilato e così essiccare adeguatamente il grano conservatovi.
Dalla chiesa parrocchiale di San Xusto si inizia a salire nuovamente verso un bosco di eucalipti.
Lascio dietro di me la verde valle della Municipalità di Barreiros.
"Che l'Apostolo vi guidi. Buon viaggio".
Attraverso alcuni pascoli e un grande bosco di eucalipti.
Uscito dal bosco si apre davanti a me la vallata di Lourenza.
Una piccola ermita di campagna nei pressi di Lourenza.
La grande chiesa di Lourenza appartenuta al complesso del monastero benedettino di San Salvador (sec. X).

Per entrare in paese il cammino mi fa deviare per un antico ponte di pietra.
Attraverso il paese e vado subito in direzione dell'albergue. Faccio bene perché sono rimasti ancora pochi posti liberi. Qui ritrovo Monica e Angeles che avevo lasciato qualche giorno prima a Villaviciosa: come abbiano fatto ad arrivare prima di me non lo so. Sono così gentili da offrirmi la cena a patto che cucini per loro gli spaghetti.
Dopo cena vado a celebrare la S. Messa nella chiesa di San Salvador. Il parroco mi fa una bella accoglienza. La Messa è in lunga "gallega" che scopro essere molto simile al portoghese e paradossalmente per me più comprensibile dello spagnolo.
Complessivamente oggi ho percorso quasi 40 km, per un dislivello complessivo di m. 906.

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