sabato 30 maggio 2015

5° tappa: LEZAMA - BILBAO - POBEÑA (km. 43)

La tappa odierna è di lunghezza notevole dovendo attraversare a piedi l'intera città di Bilbao. Bilbao meriterebbe la sosta di un giorno per essere visitata. Non mi fermerò privilegiando lo spirito del cammino e dell'essere pellegrino.
L'accoglienza ricevuta presso l'albergue di Lezama è stata eccellente. L'ospitalero Jesus (nomen omen) mi ha concesso di passare la notte nella camera riservata ai diversamente abili e così non disturbare il resto dei pellegrini. La stessa sera ho conosciuto una coppia di pellegrini norvegesi, Ingrid e Arne, con cui ho condiviso la cena e tante altre belle suggestioni legate ai nostri cammini. Per loro oggi sarebbe stato l'ultimo giorno, mentre per me solo il quinto di un cammino ancora lungo.
Dall'albergue di Lezama esco piuttosto presto sapendo di avere una tappa molto lunga e anche faticosa. Noto però che la pellegrina australiana con cui avevo camminato i giorni precedenti è già partita. Mi incammino da solo verso Zamudio per la carretera nazionale quasi deserta essendo sabato mattina.

Alla chiesa di Zamudio abbandono la carretera e mi incammino a sinistra verso la zona industriale scavalcando l'autostrada.

Tra Zamudio e Bilbao c'è il monte Avril, una collina che non arriva a 500 m. di cui però si deve raggiungerne la cresta e percorrerla per un tratto se si vuole discendere in città.

Sulla sommità del Monte Avril una cartina molto particolareggiata di Bilbao riporta i luoghi più significativi toccati dal cammino di Santiago.
Tra le nebbie del mattino si intravvede la piana di Bilbao.
Dalla cresta del monte Avril diradandosi la nebbia si scorgono alcuni quartieri periferici di Bilbao.

Sul cammino un moderno ponte di cemento aiuta ad oltrepassare l'autostrada e mi fa scendere verso le prime case della città di Bilbao.


Prima di entrare nel centro di Bilbao incontro la basilica dedicata alla Virgen di Begoña. Sono appena le 8.30 del mattino ed entro in basilica. Stanno celebrando la S. Messa. Noto sull'ultimo banco della chiesa la ragazza australiana con cui avevo camminato i giorni precedenti. Era visibilmente commossa e dagli occhi le scendevano copiose lacrime. Senz'altro "Qualcuno" di molto speciale, che lei ancora non conosceva, in quel luogo gli aveva dato appuntamento. In quel istante capisco che sta vivendo un momento di profonda intimità spirituale  Così la saluto e riprendo il mio cammino. Ero certo che l'avrei ritrovata lungo il cammino…, ma così non è stato.

Un altro cartello sul sagrato della chiesa illustra il tracciato del cammino di Santiago che attraversa la città di Bilbao. Lo imparo bene perché il mio progetto è di non utilizzare nessun mezzo ma attraversare l'intera città a piedi.
La facciata della basilica della Virgen de Begoña.

Data l'ora piuttosto mattiniera per gli spagnoli il centro di Bilbao è ancora vuoto.
Anche la stessa Cattedrale di Santiago è ancora chiusa. Peccato.


Dalla cattedrale si scende verso l'avvenieristica stazione ferroviaria di Abando… 
… vicino alla quale sorge una chiesa francescana dedicata a Sant'Antonio.

Oltrepassato il ponte di S. Antonio si imbocca la calle San Francisco che attraversa un grande quartiere abitato soprattutto da stranieri.
Le guglie della chiesa di S. Francesco in Bilbao.
Proseguo per il moderno quartiere di Basurto in uscita da Bilbao.
Uscendo da Bilbao mi inerpico per la zona collinare dove si trova l'albergue per i pellegrini. Da qui il cammino sale attraverso belle abitazioni verso la sommità di una collina per addentrarsi poi in una zona verde e alberata.

Oltre la città di Bilbao, superata la collina, la strada diventa un sentiero verdeggiante.


Un selfie con un amico incontrato sul cammino...

In località Kastresana trovo vecchi stabilimenti industriali. Attraverso la stazione ferroviaria.
Superato un caratteristico ponte, giro a sinistra, e inizio a salire in direzione dell'ermita di Santa Agueda (Agata). 


La salita è ripida e considerata l'ora calda del giorno lo sforzo si fa ancora più consistente.

La bellezza del santuario di Santa Agueda e del luogo dove è posizionata l'ermita mi ripaga degli sforzi fatti. Una provvidenziale fontanella mi consente di riprendere vigore.


Da Santa Agueda il cammino mi porta a scendere verso Barakaldo, favorendo una bella vista sulla valle che da Bilbao vis apre verso il mare.
Eccomi in vista delle prime abitazioni del quartiere di Barakaldo. Attraversare a piedi questo grande sobborgo di Bilbao è alquanto impegnativo. E' un'altra città con commerciali, grattacieli e un'ampia area industriale. 
Nella zona residenziale di Barakaldo incontro una singolare chiesa con una grande statua sul campanile...
… poi il cammino prosegue tra una serie di centri commerciali e ai piedi di 8 grandissimi grattacieli tutti uguali e che non si possono evitare. Al termine del quartiere di Barakaldo, prendendo in direzione di Sestao, inizia una comoda ma lunga pista ciclabile che segnerà il cammino fino all'albergue di Pobena.
Il cammino potrebbe essere abbreviato facendo tappa nella vicina Portugalete… ma non è nei miei programmi.
Nel frattempo la giornata si è fatta veramente calda. Cammino sulla via rossa della pista ciclabile lontano dal traffico incrociando solo qualche ciclista.


Uno sguardo dalla zona industriale verso i grattacieli di Barakaldo.
Lungo la pista ciclabile trovo una provvidenziale area di sosta fornita di una fresca fontana.


Inizio a vedere la mia meta in lontananza.


Il cammino ad un certo punto presenta due alternative: scelgo la più breve che scende su uno sterrato ricongiungendosi poi alla pista ciclabile.
Eccomi alla Playa de la Arena, una bella località balneare, dotati di tutti i confort. Da qui proseguo verso sinistra attraversando un naturale parco con collinette di sabbia, cespugli, tavoli e panchine.



Davanti a me si intravede la località di Pobena: le frecce mi guidano verso un ponte pedonale che attraversa la ria e che conduce ad un grande piazzale.
La bella spiaggia vista dal ponte pedonale.

Ecco l'albergue di Pobena. Molto calorosa l'accoglienza dell'ospitalero Giancarlo che mi assegna un posto tranquillo su una stuoia fuori dalla camerata. In serata conosco due non più giovani pellegrini italiani di Crema con cui condivido la celebrazione della S. Messa e che poi mi offrono la cena. Davvero un bel incontro che chiude una giornata felice e intensa.
Al termine del giorno i km percorsi sono quasi 43 per un dislivello di m. 948.

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