giovedì 18 giugno 2015

24° tappa: SANTA IRENE - PEDROUSO - MONTE DO GOZO - SANTIAGO (km. 24)

E' l'ultimo giorno del mio cammino. La metà è davanti a me. Tutto è andato meglio di ogni previsione: non ho trovato pioggia, il caldo è stato sopportabile anzi in alcune occasioni ho dovuto proteggermi anche dalla frescura mattutina, fisicamente sono stato bene e soprattutto ho potuto rispettare il programma di cammino che mi ero dato. Davvero una mano misteriosa e provvidenziale mi ha accompagnato in ogni passo.
Oggi è previsto l'incontro con l'Apostolo Giacomo e la possibilità di manifestargli alcuni desideri che porto nel cuore. Chiedo a Santiago che interceda perché Dio nella sua bontà me li possa concedere.
Vorrei percorrere questi ultimi km in silenzio, raccolto in preghiera, far memoria di tutti gli incontri e della tante emozioni vissute. Susana, una pellegrina tedesca, però mi affianca, ha voglia di parlare. La capisco benissimo vista la sua gioia per aver percorso il cammino francese. Fino a Monte do Gozo la ascolto volentieri partecipando alle sue emozioni.

Il monumento al pellegrino alle porte di Santiago.
Tante piccole croci sulla recisione dell'aeroporto sono il segno che i numerosi pellegrini vogliono lasciare a testimonianza del loro passaggio.

Gli ultimi km si affollano di pellegrini. La maggior parte di loro viene dal cammino francese.
Monte do Gozo.

Un monumento mi accoglie a Santiago.

La porta del cammino segna l'ingresso nella parte vecchia della città.
Eccomi arrivato: sono in Plaza do Obradoiro. Sono le 12.30 di giovedì 18 giugno. Dopo le foto di rito resto silenzioso nella grande piazza in cui si susseguono tanti pellegrini a contemplare la facciata della grande basilica e a pensare senza una logica i tanti ricordi di questo cammino.
La torre campanaria sinistra della basilica oggi risplende in tutta la sua bellezza dopo il restauro. Lo scorso era coperta dalle impalcature come ora la torre destra. Senz'altro il prossimo restauro toccherà alla parte centrale sopra il portico della gloria.



Nel primo pomeriggio anch'io mi metto in coda all'Officina del pellegrino per chiedere la "compostela" che attesta la bontà del mio cammino. Poi vado dritto in cattedrale per l'abbraccio a Santiago e la Messa del pellegrino che d'estate viene celebrata anche alle ore 19 della sera. Davvero un momento di grazia.




Dopo la Messa, andando verso il seminario menor per passare la notte, mi fermo davanti alla Porta Santa, detta anche "Porta del Perdono", ossia la porta che viene aperta nell'anno giubilare. I prossimi saranno nel 2021 e 2027 e spero di poterla varcare anch'io, magari ancora al termine di un pellegrinaggio bello e  fecondo come quello che il Signore mi ha dato di portare a compimento quest'anno.


Così la mia ultima giornata da pellegrino di conclude con 24 km percorsi e un dislivello complessivo di m. 417.


Il giorno dopo, venerdì 19 giugno, mi attende l'aereo prenotato per il rientro. Prima però ho la possibilità di tornare in basilica e anche di incontrare gli amici Pepe e Eloy che nel frattempo sono arrivati a Santiago. Mi offrono un pranzo delizioso in un locale tipico (O Dezaseis) sconosciuto ai pellegrini. A Pepe ed Eloy va il mio grazie nella speranza di poterli ancora incontrare in qualche altro cammino.



Dopo il pranzo ritorno verso la cattedrale per congedarmi dall'Apostolo e dalla sua città.





Si conclude così il mio pellegrinaggio: in Praza Do Obradoiro, davanti alla facciata della grande cattedrale di Santiago, nella speranza di poterla vedere risplendere in un prossimo pellegrinaggio in tutto il suo originale splendore.

L'apostolo Santiago mi insegni - come lui ha fatto - a restare pellegrino per sempre, sorridendo alla vita, affrontando le sfide, sempre dietro all'unico Signore.








PREGHIERA DEL PELLEGRINO

Aiutami Signore a mettermi in cammino.
Anche se l'orizzonte mi sembra oscuro.
Anche se la ricompensa, agli occhi del mondo, non vale l'impegno.
Anche se la gente pensa
che il mio apporto per un mondo nuovo non è granché.

Aiutami Signore a mettermi in cammino.
A lasciar da parte ciò che mi paralizza.
A lasciar da parte ciò che mi rende schiavo.
A lasciar da parte ciò che spezza in due il mio cuore.

Aiutami Signore a mettermi in cammino.
A non giustificarmi quando non vedo i frutti.
A non giustificarmi quando mi mancano le forze.
A non giustificarmi quando non ricevo un grazie riconoscente.

Aiutami Signore a mettermi in cammino.
Ad abbandonare tutto ciò che non mi permette di seguirti.
Ad abbandonare la timidezza e la mancanza di coraggio.
Ad abbandonare il mio orgoglio, e soprattutto ad abbandonarmi a Te.

Aiutami Signore a mettermi in cammino.
Ad annunciare il tuo Regno agli afflitti.
A portare la Buona Novella a chi è scoraggiato.
A nutrire della tua Parola chi è senza speranza,
e a nutrire della tua Eucaristia i poveri di spirito.

1 commento:

  1. quest'anno ho percorso anche io questo cammino
    avevo fatto in bici quello francese due anni fa...ed è vero diventa una sorta di droga dell'anima calcare questi sentieri.
    vedere le tue foto e leggere i tuoi commenti mi ha portato ad un momento importante della mia vita.
    il cammino dà...il cammino toglie, ma è solo con l'anima che possiamo comprendere che ogni esperienza vissuta fa parte di un grande progetto divino, qualunque nome o volto abbia Dio. E in questo progetto tutto avviene per amorevole volontà di Dio...anche ciò che ci porta dolore.
    grazie e un abbraccio pellegrino.
    Silvana

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