giovedì 4 giugno 2015

10° tappa: COBRECES - COMILLAS - S. VICENTE D.B. - UNQUERA - COLOMBRES - BUELNA (km. 40)

L'albergue del monastero di Cobreces non brilla certo per la pulizia. Non c'è neppure una cucina. Forse per questo i pellegrini che vi sostano sono pochi e tra questi chi non ha molte alternative, come le due ragazze americane alle prese con problemi di vesciche ai piedi. La notte trascorre serena. Al mattino mi accorgo che il mio vicino di letto, un giovane filmmaker ceco, ha cercato nella notte un posto meno disturbato. Io l'avevo avvisato che mio malgrado durante il sonno mi trasformo in un cantante lirico...  
La giornata si presenta cupa e il cielo minaccioso di pioggia. Con Domingo (Jomil), il pellegrino di S. Sebastian, decidiamo di camminare insieme verso Comillas sulla carretera, poco trafficata e sicuramente meno umida rispetto al cammino ufficiale che percorre invece con continui saliscendi il tratto collinare.

Nei pressi di Comillas ritorniamo sulla costa oggi flagellata da un mare forza otto.

Il mare è così grosso da respingere verso l'interno le acque di un fiume che sfocia nell'oceano.

Arriviamo alla nobile e aristocratica cittadina di Comillas di buonora e la piazza  centrale con le vie di accesso sono ancora deserte. Non possiamo fermarci a lungo per visitare le sue bellezze. Ci fermiamo per fare colazione.

Il palazzo di Sobrellano

La Pontificia Università di Comillas
L'edificio detto "capriccio" di Gaudì.
Riprendiamo il nostro cammino.
Arriviamo al Rio La Rabia.
Domingo e Dario







Superato il Rio "La Rabia" il cammino prosegue secondo la guida salendo verso   la cima di una panoramica collina ed un esclusivo campo da golf. Considerata la giornata grigia e cupa preferiamo continuare a camminare sulla carretera. 


Dopo l'abitato di La Revilla, aggirata una collina, scendiamo verso San Vicente de la Barquera che si intravvede in lontananza.

San Vicente de la Barquera 





Il ponte su La Maza


Dopo una sosta per il pranzo nel centro di San Vicente continuiamo il nostro cammino fuori dal tracciato ufficiale e ancora una volta preferiamo restare sulla carretera N634.





Nel pomeriggio il cielo un po' si apre e si intravvedono in lontananza i Picos de Europa.


Proseguiamo sulla carretera N634 fino al ponte sul Rio Nansa, oltre il quale a sinistra prendiamo una stradina sterrata che porta all'abitato di Pesues.

Finalmente dopo tanto asfalto troviamo sterrati e sentieri che comunque non si allontanano mai di molto dall'autostrada o come in questo caso dalla ferrovia.
Eccoci ad Unquera. Oltrepassato il centro del paese attraversiamo il ponte sul Rio Deva, linea di confine tra la Cantabria e il Principato delle Asturie.
Il Rio Deva.
Oltrepassato il ponte siamo nelle Asturie.
Dopo il ponte imbocchiamo una strada lastricata che sale ripidamente a sinistra verso Colombres.
Il panorama verso Unquera.


Complice il caldo a Colombres arriviamo stanchi e provati. Eravamo certi che avremo trovato posto per la notte in paese e invece le cose sono come immaginavamo: l'albergue "El Cantu" con 120 posti è tutto pieno (?) e il polisportivo che la guida dice "aperto tutto l'anno" è chiuso (??). Che fare???
Dopo una sosta davanti alla bella chiesa di Colombres ci informiamo sull'albergue più vicino. E' albergue Santa Marina di Buelna a 7 km di distanza.
Alla fine è valsa la pena pernottare all'albergue Santa Marina. Proprio perché gestito da una Confraternità legata al cammino ho la fortuna di conoscere un altro meraviglioso albergue in cui si offre ai pellegrini un'accoglienza calda, fraterna e personalizzata… L'ambiente curato, la buona cena, il clima amichevole che si crea… rendono la serata piacevole e ristoratrice. Peccato che fuori stia piovendo forte. Confidiamo che il meteo possa mettersi al meglio, almeno per il giorno dopo.
Al termine del giorno i km percorsi sono quasi 40, per un dislivello di m. 612.

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