mercoledì 10 giugno 2015

16° tappa: AVILES - EL PITO - SOTO DE LUIÑA (km. 37)

Nel grande albergue di Aviles non eravamo molti pellegrini. Io sono tra i primi ad avviarmi alle prime luci dell'alba. Attraverso le vie del centro senza incontrare anima viva. La giornata è nuvolosa ma non piove. La guida dice che la tappa odierna prevede numerosi saliscendi e che il mare lo si potrà vedere solo da lontano. Dopo le grandi città di Gijon e Aviles, le zone industriali, il cammino finalmente ritrova pace, silenzio e soprattutto tanto verde.

Esco da Aviles salendo verso la parte alta della città.
Alle mie spalle dirigo un'ultimo sguardo verso Aviles e la sua grande zona industriale.

Dalla sommità del colle davanti a me si apre la vista verso l'oceano e la cittadina  balneare di Salinas.
Con le zone industriali anche l'urbanizzazione turistica e residenziale ha fortemente segnato il territorio costiero.

Un veloce sentiero tra gli eucalipti mi porta a scendere verso Salinas.
Lungo il cammino vedo le antiche rovine del monastero di Santa Maria di Raices, già sede dei francescani.
Eccomi alle porte di Salinas. Per trovare una caffetteria aperta per la colazione devo deviare dal cammino.
Da Salinas la strada mi porta a salire non senza fatica in direzione del barrio di San Martin de Laspra, dove sulla sommità del colle fa bella vista la chiesa parrocchiale.
Dalla chiesa di San Martin de Laspra inizio a scendere su strada d'asfalto verso il barrio di "El Ponton".
Dal barrio di "El Ponton" inizio a salire nuovamente verso i piccoli borghi di "La Cruz" e "El Muro" dove il cammino diventa una comoda strada sterrata che percorro in totale solitudine per alcuni km.
Nel barrio di Ventaniella transito nei pressi dell'ermita di Nostra Signora de los Remedios (sec. XII).


Continuo a camminare scendendo fino in località "La Casona" per poi tornare a salire passando accanto alla bella chiesetta di Santiago del Monte.

La chiesa parrocchiale di Santiago del Monte.

Poco oltre Santiago del Monte ritrovo la N-643 che attraverso per imboccare la AS-318 che sale a sinistra fra campi e fattorie. Sono nei pressi dell'aeroporto delle Asturie.
Entro così in uno sterrato di stradine e sentieri che attraversa un fitto bosco di eucalipti portami sulla sommità di un altopiano.


Sempre per sentieri o carrarecce scendo fino ai piedi del barrio di El Castillo.

Attraverso l'antico borgo di El Castillo salendo ancora.


Dall'alto del borgo di El Castillo si gode un meraviglioso panorama verso il Rio di San Estaban e il Castillo di San Martin (antica fortezza del sec. XI).

Dall'alto si ha una bellissima vista sul Rio di San Esteban e sul Rio Nalon attraversato dal ponte "La Portilla" dove prosegue il cammino.

Poco oltre il barrio de El Castillo raggiungo le porte della cittadina di Soto (Soto del Barco) ma non vi entro continuando a camminare lungo la carretera N-632.
L'inizio del ponte "La Portilla" sul Rio Nalon.

Poco oltre al ponte sul Rio Nalon salgo verso sinistra in direzione dei borghi di "La Era" e "El Parador". Dall'alto del colle il panorama si apre verso le cittadine di San Juan de la Arena (a destra del Rio de San Estaban) e San Esteban de Pravia (a sinistra)
Il panorama verso il Rio di San Esteban con San Esteban de Pravia a sinistra e San Juan de la Arena a destra.
Il barrio di "El Parador" e sullo sfondo la cittadina di Muros de Nalon.
L'effige della Virgen de Covadonga: è il santuario mariano più importante delle Asturie. Per devozione la sua immagine trova in tanti usci delle case che incontro lungo il cammino asturiano.
L'ingresso alla cittadina di Muros de Nalon.
A Muros de Nalon sosto per pranzare e le condizioni atmosferiche si mettono al peggio. Il mio programma è di arrivare a Soto de Luiña. Mancano ancora 18 km circa. Avendo visto che la carretera N-632 non è molto trafficata perché tutto il traffico si è spostato sul nuovo tracciato dell'autostrada cantabrica, decido di camminare lungo la stessa direttrice senz'altro meno impegnativa in caso di pioggia.
Una delle porte della cinta muraria del palazzo di Valdecarzana che incontro uscendo da Muros de Nalon.
Cammino veloce sull'asfalto della carretera N-632. Non sosto al paese di El Pito come pure non scendo verso la plaga Concha de Artedo che comunque vedo dall'alto della carretera.

Ecco davanti a me i viadotti della nuova autostrada cantabrica che attraversa tutto il nord della Spagna. Io continuo a camminare sulla carretera N-632 passando sotto gli enormi piloni e proseguendo in direzione di Soto de Luiña.


Lasciandomi alle spalle l'autostrada cantabrica continuo a camminare sulla N-632 incontrando i borghi di Mumayor e San Martin de Luiña.
Qualche km prima di Soto de Luiña lascio la carretera d'asfalto per rientrare nel cammino dentro il bosco. Purtroppo il fango si rivela molto peggio dell'asfalto.
Eccomi finalmente a Soto de Luiña.

La chiesa parrocchiale di Santa Maria di stile barocco (sec. XVIII).
La torre campanaria a pianta quadrata su tre piani.
La chiesa è singolare per la sua architettura: a croce latina, con un'abside semicircolare, una torre quadrata per facciata e due portici laterali appoggiati a colonne. Dietro la chiesa sorge la "casa rectoral", ossia l'antico hospitale per i pellegrini.
L'antica scuola del paese è ora in parte adibita ad albergue per i pellegrini. Quando arrivo ci sono solo alcuni francesi. Nel giro però di un paio d'ore l'albergue si riempie di pellegrini.
Al termine del giorno i km che ho percorso sono quasi 37, per un dislivello complessivo di m. 787.

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